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Anno 2014-2015 Senza la domenica non possiamo vivere
Vivere secondo la domenica
I cristiani sono coloro che vivono secondo il giorno del Signore, nel quale la loro vita è stata elevata da lui mediante la sua morte (Ignazio martire). Secondo il Nuovo Testamento, Dio, si è mostrato talmente Dio della storia da entrare, mediante Gesù di Nazareth, nei nostri giorni; è stato talmente Dio dell'alleanza da stringere un patto indissolubile con noi tramite il sangue del Figlio. Si è mostrato talmente Dio della vita da far risorgere il Cristo. I capitoli finali dei Vangeli (Mt 28, Mc 16, Lc 24; Gv 20-21) raccontano il "giorno delle meraviglie". Lo dipingono in tutti i suoi colori: la pietra è stata ribaltata; il Signore si è fatto incontro ai suoi; il Crocifisso è diventato "colui che è vivo". Le persone impaurite si son messe a correre per annunciare la sua resurrezione; gli increduli sono arrivati alla fede; gli occhi dei discepoli si sono aperti. Le Scritture hanno assunto per loro un significato nuovo. La morte di Gesù, che veniva da loro rimossa, è apparsa come "gloria di Dio".
1°) Vestirsi a festa, uscire di casa
come si arriva a celebrare l'Eucarestia?
Perché andare, la domenica, all'Eucarestia? Gv 20, 19-28
2) Entrare, essere accolti
Una porta si apre. Un "ospite" ci riceve. Gv 19, 1-9
3) I riti d’ingresso
La processione, il canto, entra la salvezza. 2Sam 6
4°) Nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo
Il segno della croce, il saluto Es 3, 1-12
5) Riconoscersi peccatori, intercedere
I riti penitenziali (Lc 18,9-14)
6) Il gloria, la colletta Es 15
7) Sedersi per ascoltare
La Liturgia della Parola nel cammino del popolo di Dio
Ne 8,1-8
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