L'ottimismo
L’OTTIMISMO
Si racconta
che due rane
caddero in una scodella
di latte.
La prima
si mise a gridare:
“Oh, povera me!
Dove sono mai caduta”.
Si lasciò
andare sotto il latte
e per così poco
affogò.
L’altra invece disse:
“Non voglio morie
in una scodella”.
E si mise a sgambettare.
Si agitò tanto
con le sue piccole forze
che il latte si trasformò
in burro.
Le bastò per puntare
le sue zampette.
Saltò fuori
e fu salva.
Il pessimismo
non ha futuro, fa morire.
L’ ottimismo salva,
è il motore della vita.
L’ottimista è creativo:
trasforma addirittura
un puntino giallo
in sole.
Il pessimista non fa
nulla per l’umanità:
riduce il sole
a un semplice puntino.
L’ottimista è sereno:
nel giardino conta
i fiori che sbocciano,
non le foglie che cadono;
conta i sorrisi
non le lacrime;
conta gli amici
non gli anni.
L’ottimista
non si lamenta,
infonde coraggio,
aiuta a vivere;
vede che quando Dio
chiude una porta
in realtà
apre un portone.
L’ottimista
comunica speranza,
sa che non esiste
il male totale:
anche un bastone
storto
può far camminare
diritto;
non esiste cactus
tutto spinoso
che non abbia un posto
per un bocciolo di fiore:
L’ ottimista
vede nella lettera “o”
la prima di opportunità
e non l’ultima di fallimento.
L’ottimismo
è un grande valore:
facciamo di tutto
per trasmetterlo agli altri.
|