La logica che deve muoverci sempre è la logica del “Farsi prossimo”, mettendo sempre di più al centro di ogni attività pastorale la parola Caritas.

Uno sguardo d’insieme sulla grande ricchezza di strutture delle nostre comunità ci impone un autentico ridimensionamento e rivalutazione di alcuni spazi: partiamo dall’ Oasi dello Spirito.

Questo spazio viene affidato a don Italo (e ad un gruppo di volontari sempre più corresponsabili… anche perché dobbiamo pensare ad un futuro con ancora meno preti e più corresponsabili laici…) perché diventi uno spazio di accoglienza, aperto alle scuole che avranno bisogno di stanze e aule nel post- emergenza; uno spazio di accoglienza per persone che hanno bisogno di una casa temporaneamente (insegnanti e lavoratori, e varie situazioni di necessità); uno spazio per fare cultura teatrale con giovani, adolescenti e adulti essendo l’Oasi collegata al Gloria.

Nello stesso tempo le attività che ora tradizionalmente trovano spazio all’Oasi verranno trasferite presso il Centro giovanile o presso il Centro David.

Sta prendendo corpo l’idea di dare al Centro giovanile un di più significato facendolo diventare un vero Centro Pastorale dove le grandi attività formative, catechistiche, di animazione, sportive e caritative troveranno uno spazio adeguato.

Anche il Centro si è finalmente dotato di un Consiglio dell’Oratorio che dovrà vedere sempre più persone corresponsabili nei vari settori della vita oratoriana per sostenere il curato nella gestione delle attività esterne e degli spazi in modo sempre più oculato…

Per quanto riguarda la distribuzione dei presbiteri rimane pressoché invariato il numero, (cioè con ogni probabilità non sarà aggiunto un curato), quindi i presbiteri rimangono quattro su tutto il territorio, aiutati dai diaconi che si sono assunti responsabilità sempre maggiori e interessanti in vista dell’animazione delle comunità.

Don Italo verrà ad abitare presso l’Oasi, con responsabilità sul Teatro Gloria e attività relative…

Gli altri tre rimangono negli ambiti stabiliti nello scorso progetto pastorale: Abate per tutti, don Alessandro e don Nicola: pastorale giovanile, vita liturgica, comunione agli anziani…

Il Consiglio delle donne

Con 3 obiettivi:

  • Uno spazio per ritessere l’alleanza Donna e Chiesa.
  • Uno spazio di ascolto: non necessariamente decisionale ma certamente di corresponsabilità.
  • Un luogo per determinare itinerari e proposte educative per il mondo femminile di oggi e domani.
  • Le partecipanti saranno elette dai gruppi femminili presenti nelle parrocchie e nominate dall’Abate. Non sarà aperto a chi vuole partecipare occasionalmente, ma ci saranno incontri per tutte le donne su proposta del Consiglio stesso.

Quattro incontri annuali di approfondimento e proposte con l’Abate e alcune relatrici invitate.

Gli oratori di Vighizzolo e Novagli sono da tenere ben presenti perché devono rimanere molto vivi… S. Filippo e Marcolini grande punto di domanda… inoltre non possiamo dimenticare lo spazio dei Chiarini e l’Oratorio San Francesco a Santa Giustina…

Le nostre suore.

Abbiamo in parrocchia tre famiglie religiose: una al Monte SODC/CVS; una in centro e una a
Novagli.

L’idea è quella concentrare i presbiteri nel centro della città e di mettere le suore come presidio e avamposto missionario nelle parrocchie di periferia.

Le suore di Novagli si trasferiscono nella casa canonica sopra l’oratorio; le suore del centro si trasferiscono nella casa canonica di Vighizzolo: entrambi le case saranno al più presto attrezzate con tre camere e tutto quanto serve per ospitare una comunità religiosa.

Cosa chiediamo alle nostre religiose in un contesto missionario?

Una preghiera costante e puntuale per la santificazione dei sacerdoti, nuove vocazioni sacerdotali, religiose, monastiche, missionarie e diaconali.

La partecipazione ai Vespri solenni in Duomo nelle solennità principali (da definire insieme) e la partecipazione al Ritiro mensile presso la Casa del Castello…

Poi grande capacità di ricucire e mantenere rapporti educativi e fraterni con le comunità e con le famiglie delle due comunità con queste priorità:

ritrovata e riscoperta capacità di essere donne di comunione sempre in accordo con l’Abate e capaci di mettere armonia in qualsiasi situazione e poi animazione dell’oratorio, presenza con i ragazzi e genitori, formazione dei catechisti e degli educatori degli adolescenti in accordo con i curati e diaconi; animazione liturgica e formazione dei chierichetti e dei lettori;

visita costante alle famiglie, soprattutto a quelle più lontane dalla vita ecclesiale nella logica del “Farsi prossimo”;

comunione agli ammalati e registrazione degli anziani che non possono uscire di casa; capacità di riferire ai presbiteri tempestivamente ogni richiesta sacramentale;

accoglienza di quanti desidereranno un momento di preghiera in chiesa parrocchiale nel Coretto adiacente (o in Santuario) raggiungibile anche dalla casa canonica; non possiamo dimenticare una richiesta di particolare attenzione al mondo femminile, soprattutto alle mamme e alle giovani in formazione; individuazione di nuovi catechisti ed educatori sempre in collaborazione con diaconi Mario e Tiziano e presbiteri;

inoltre a Suor Paola chiediamo di portare alla Cresima il gruppo dei ragazzi del Centro che sta seguendo anche come coordinatrice delle catechiste.

Un sabato al mese le suore parteciperanno all’incontro di programmazione (10-12) con preti e diaconi presso (per ora…) Oasi dello Spirito poi, domani, al Centro Pastorale.

In entrambe le comunità sono presenti scuole dell’infanzia molto significative nel numero di bambini e genitori e insegnanti coinvolti: vanno ricuciti o iniziati rapporti e tenuti contatti con visite e proposte di preghiera che vengono sempre accettate…

Grazie. Ad majorem Dei gloriam…

L’abate don Cesare con i presbiteri, i diaconi e le suore.

15 luglio 2020.